Parliamo sempre molto del benessere del corpo a livello degli apparati cardiaco, circolatorio, respiratorio, locomotore. Poniamo una grossa attenzione alla nostra necessità di muoverci, di fare esercizio. Spesso però facciamo attività sportiva con l’unico obiettivo di stancarci fisicamente e di scaricarci mentalmente, senza pensare a quelli che possono essere gli esercizi più o meno indicati e gli sforzi sopportabili per la nostra “macchina-corpo”. Il nostro corpo è una macchina perfetta che non deve restare inutilizzata ma non deve neanche essere sovraccaricata.
In particolare, ci si riferisce al complesso articolare della spalla, che se non viene correttamente utilizzato, può dare dolori molto intensi.
Anatomicamente la spalla è formata da 3 ossa (omero, scapola e clavicola) e da 5 diverse articolazioni, che per potersi muovere hanno bisogno di 26 muscoli. La spalla se ci pensiamo bene ha la scapola che è appoggiata al torace, ha la clavicola che funziona da separatore fra scapola e sterno ed ha l’omero che funziona da prolunga della mano per poter compiere tutte le attività quotidiane. E’, davvero, un’articolazione miracolosa, appesa. Ricca, ricchissima di parti molli: legamenti e soprattutto muscoli. I muscoli sono necessari per il movimento e nella spalla funzionano coordinati tra loro come le rotelle di un orologio.
Quindi se durante l’attività sportiva non viene rispettata la giusta tonicità dei gruppi muscolari, per esempio andando a rinforzare eccessivamente il muscolo deltoide, si rischia di non avere una corretta coordinazione fra i muscoli, ossa e articolazioni fino a determinare lo schiacciamento dei tendini della cuffia rotatori con conseguente insorgenza di una borsite subacromiale e quindi di dolore alla spalla.
E’ molto importante che nel lavoro muscolare in palestra ci sia un particolare occhio di riguardo alla tonificazione dei muscoli periscapolari (dentato anteriore, romboidi e trapezio), veri stabilizzatori articolari della spalla, alla tonificazione dei muscoli sottoscapolare e sottospinato, veri decompressori della spalla, e soprattutto a ridurre i sovraccarichi del muscolo deltoide, vero compressore-schiacciatutto dei tendini della cuffia rotatori.
E’, inoltre, molto importante, che in palestra ci sia una corretta analisi posturale dell’apparato locomotore, anche perché, se, per esempio, la cifosi toracica è accentuata, il movimento in flessione della spalle si riduce e quindi la necessità, in questo tipo di postura, è quella di allungare i distretti muscolari della colonna vertebrale ed il m.piccolo pettorale e, inoltre, di tonificare sempre i muscoli stabilizzatori delle scapole.
Quindi, quando andiamo in palestra…attenzione alle spalle!!